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Dividend Yield & Yield on Cost

  • Immagine del redattore: DannyDeVito
    DannyDeVito
  • 21 mag 2024
  • Tempo di lettura: 3 min

Quando si parla di investimenti in azioni focalizzati sui dividendi, due concetti fondamentali sono il dividend yield e lo yield on cost.

Il dividend yield non è altro che il rapporto fra il dividendo annuo per azione e il prezzo corrente dell’azione.

Lo yield on cost, invece, viene calcolato come rapporto fra il dividendo annuo per azione e il prezzo medio di carico della stessa.


Per capire meglio, adottiamo l'approccio più semplice possibile, con dei numeri "comodi e inventati":

Assumiamo di avere un portafoglio composto da 1 unica posizione, che avevamo acquistato qualche anno fa: 1 sola azione del valore di 100 dollari, che al tempo distribuiva 2 dollari.

Il "dividend yield" del nostro semplice portafoglio allora era pari al 2%.

Lasciamo passare del tempo sino ad arrivare al presente, e immaginiamo che l'azienda nel nostro portafoglio sia cresciuta aumentando gli EPS e i flussi di cassa, e abbia premiato i propri azionisti portando il dividendo sino a 4 dollari per azione. Di pari passo, il prezzo dell'azione è salito sino a 200 dollari.


Ad oggi quindi, il nostro portafoglio ha lo stesso Dividend yield: sempre il 2%, perché il dividendo è salito, ma è salito anche il prezzo dell'azione in nostro possesso.

Quello che è cambiato è lo Yield on Cost: avevamo pagato 100 dollari un'azione che ora stacca 4 dollari. Quindi, lo YoC del nostro portafoglio è del 4%.


Dovessi scegliere fra i due parametri, quale vorrei conoscere?

Se dovessi analizzare un portafoglio, preferirei conoscere senza dubbio il suo "Dividend Yield".

Questo mi permetterebbe di intuire se il portafoglio è verosimilmente più orientato alla rendita immediata o alla crescita nel tempo dei dividendi. O ancora se ci si può aspettare una rivalutazione del capitale oppure una perdita di valore del portafoglio "a lungo termine".

Se mediamente i mercati azionari mondiali nel corso della storia hanno reso il 6-7%, un portafoglio ben diversificato con rendimenti di più del 5-6% potrebbe portare con sé il rischio di foraggiare la rendita attingendo al proprio capitale, il che non credo sia particolarmente apprezzato da un investitore.

Allo stesso modo, rendimenti del 2-3% potrebbero lascdel margine per l'aumento del capitale, di pari passo con il possibile aumento dei dividendi.

Da sottolineare ancora una volta che non sto parlando di posizioni in aziende singole, che fanno un po' quello che vogliono muovendosi come delle trottole, ma di portafogli ben diversificati.


Mi piace evidenziare sempre l’importanza che deve dare un investitore focalizzato sui dividendi alla valutazione sia del rendimento attuale che della crescita potenziale dello stesso nel tempo, ricordandosi che i guadagni negli investimenti solitamente sono più interessanti se si ha abbastanza pazienza e non si vuole tutto subito.

Certo ci si deve in ogni caso attenere alla propria strategia.


In ultimo, vorrei portare una piccola analisi/stima che potrebbe aiutare i più curiosi.

Quando ci confrontiamo con altre persone e vediamo delle rendite da dividendi o cedole importanti, qualcuno potrebbe chiedersi "quanto avrà investito per avere questi risultati"?

Questa domanda è ambigua: ci si potrebbe riferire all'ammontare del patrimonio che la persona ha attualmente investito, oppure ci si potrebbe chiedere quanti soldi ci ha messo di tasca sua. Il secondo caso è molto più difficile da stimare, perché varia in funzione del tempo e del rendimento medio ottenuto negli anni.

Non avendo la sfera di cristallo, rispondiamo almeno alla prima domanda, ovvero quanti soldi servono per ottenere una certa rendita?


Ipotizziamo di voler ottenere una rendita annuale di 12 k€ netti.

Riportiamo al lordo i dividendi percepiti, dividendo la rendita per "0,74", ovvero (1-26%).

Otteniamo un valore di circa 16 k€, facciamo cifra tonda.


A questo punto dobbiamo definire dei range di dividend yield a nostra discrezione.


  • Low case: Portafoglio a bassa rendita attuale, ma orientato più alla crescita nel tempo di capitale e/o dividendi. Potremmo stimare un 2% di dividend yield ( lo s&p500 attualmente ha un dividend yield del 1,35% circa, ma mi rifiuto di fare stime con dividend yield così basso).

  • Average case: stimiamo uno yield fra il 2,5 e il 3% ( il limite superiore l'ho preso dal rendimento attuale di VHYL )

  • High case: stimiamo uno yield fra il 4 e il 5,5% ( il limite superiore l'ho preso dal rendimento attuale dell'ETF ISPA )

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In conclusione, per una rendita di 12k€ netti, dovessi fare una stima "media" / abbastanza cautelativa, direi che sono necessari almeno 600 k€ investiti.


Che poi questi valori si raggiungano nel corso di anni, e quindi non tutti vengano dalle nostre tasche ma parte derivino da guadagni e dall'interesse composto degli investimenti, questo è irrilevante.


Un abbraccio,

LRI

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