Il mio portafoglio rende poco?
- DannyDeVito
- 9 ago 2024
- Tempo di lettura: 3 min
Aggiornamento: 17 mar
Estate, periodo di pausa dal lavoro e tempo libero da poter impiegare nelle proprie passioni.
In questi giorni mi sto chiedendo se non ci fossero degli strumenti più adatti, con maggior rendimento di lungo termine.
Sto mettendo tutta la liquidità disponibile su VHYL.
Ho cercato di analizzare i ritorni di questo ETF dal 2013 ad oggi, e contando sia dividendi che capital gain, il rendimento (passato) composto è stato circa del 6,5% annuo.
Devo dire che questo valore è perfettamente in linea con la mia simulazione di "budget" di lungo termine, anzi sto stimando un 5,5% per avere un minimo margine di sicurezza.
D'altra parte non riesco a smettere di pensare che nel medesimo periodo, lo S&P500 oppure MSCI All-country world total return hanno avuto uno straordinario ritorno del 9% annuo, quasi 3 punti percentuali in più.
So perfettamente che i rendimenti passati non sono indice dei rendimenti futuri, e forse qualcuno prima o poi dovrà pagare il prezzo di questa esuberanza vista l'immensa mole di denaro immesso nel sistema e finanziato con il debito, specialmente nei mercati "sviluppati".
Mettetevi però nei miei panni: quando le cifre investite iniziano ad essere importanti, mentre le entrate sono tendenzialmente stabili, il peso che ha questo tipo di extra rendimento fa la differenza.
Il 3% su 100k€ significa avere una mensilità e mezza in più all'anno, se rapportata alle entrate relative alla mia professione. Raggiungere questi livelli di rendimento anticiperebbe il raggiungimento del mio obiettivo di molti anni. Senza contare che sto monitorando ogni mese il differenziale del rendimento fra il mio portafoglio e lo S&P500, e in questi pochi anni sono già rimasto indietro di un importo abbastanza rilevante ( circa 14 k€ ad oggi, dopo 3 anni di investimenti e un portafoglio attuale del controvalore di 90k€ ).
Per questo mi sto chiedendo, pur mantenendo l'approccio votato agli ETF per avere un buon livello di diversificazione:
Il fattore "dividendi" impatta negativamente sui rendimenti?
Idealmente non riesco a trovare alcun motivo per cui il total return di aziende filtrate su criteri legati al dividendo (VHYL) debba essere diverso in maniera così marcata dal medione dell'azionario All-Country World ma i dati dicono altro.
A questo punto vale veramente la pena iniziare a pensare e quantificare se ci sia un vantaggio nel passare ad ETF sempre a distribuzione ma che traccino gli indici globali azionari senza particolari filtri, che mi permetta di raggiungere il mio obiettivo di lungo termine in maniera più agevole.
Magari riducendo ulteriormente le posizioni in portafoglio a 2-3 ETF..
Faccio un esempio, che valuterò in futuro: iniziare ad accumulare l'ETF IEEM sui mercati emergenti, con 1200 partecipazioni e un rendimento da dividendo del 2,33%.
Magari affiancato ad altri ETF World sempre a distribuzione, come VWRL che ha un rendimento ridicolo del 1,62%.
Per la mia sensibilità e propensione, farei una simulazione per cercare di essere quanto più diversificato possibile ( evitando di sovrappesare gli USA per esempio ).
In questo periodo estivo avrò sicuramente il tempo per provare a simulare diversi scenari per vedere se questo approccio possa portare risultati migliori, pur vedendo che i rendimenti da dividendo degli ETF usati come esempio è molto inferiore al rendimento obiettivo del 3% che sto utilizzando nel foglio "Budget" del mio spreadsheet.
Avete qualche opinione a riguardo?
Conoscete qualche motivo per cui lo stacco di un dividendo o filtrare le azioni sulla base del dividendo in qualche modo riduca il total return?
Fatemelo sapere con un bel commento,
A presto
LRI
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