Le discese rendono miopi
- DannyDeVito
- 7 ago 2024
- Tempo di lettura: 2 min
Aggiornamento: 9 ago 2024
L'escursionismo in montagna è uno dei miei hobby..
Sono ben conscio che per raggiungere una vetta e godere del panorama in montagna entrano in gioco diversi fattori: il tempo, la fatica, la forma, il percorso da seguire, la perseveranza..
Si esce di casa, dalla propria zona di comfort, belli preparati e si inizia a camminare.
Per arrivare alla cima, ci saranno salite e ci saranno discese.
Già in fase preparatoria si sa che sarà inutile fermarsi ad ammirare il panorama ad ogni cima di collinetta, come sarà inutile, quando il sentiero sarà in discesa, disperarsi perché sarà necessario spendere ulteriori energie per riprendere quota.
Allo stesso modo questo accade sui mercati: si sale e si scende.
E' inutile gioire quando si raggiungono le collinette verdi e disperarsi quando il sentiero ci porta nelle vallette rosse.. Se si perde di vista la vetta finale, il proprio obiettivo, ci si può smarrire.
Qui sta tutta la miopia degli investitori di breve periodo.
In una settimana abbiamo avuto dei ribassi sugli indici del 5%? Bene.
Da inizio anno, che performance hanno fatto?
Non si può sempre salire. Ogni tanto ci si ferma, ogni tanto si rifiata, ogni tanto si scende.
Non comprendo il terrore che monta nelle persone dopo 3 giornate di volatilità sui mercati.
Questa volontà di deviare dal percorso tracciato senza avere idea di cosa si stia facendo, quasi come se a posteriori si possa fare qualcosa.
La montagna, come i mercati, non perdona. Chi perde la testa rischia di farsi male.
Proseguendo la metafora, può pure pure succedere che, una volta raggiunta la tanto agognata vetta, si debba iniziare a seguire il percorso di rientro a casa.
Tutto il dislivello fatto sembra perso ma in realtà si è fatto scorta di esperienza, forza e fiato.
Queste grosse discese (non i ritracciamenti fisiologici del 10-15%!) sono quelle che fanno più male psicologicamente, perché rimane in mente l'immagine del panorama goduto da lassù.
Razionalmente però si sa che, dopo aver raggiunto la prima vetta, grazie a questo sforzo saremo in grado di raggiungerne un altra, con uno zaino molto più pesante.
Nessuno sa se il percorso ci porterà verso monte o verso valle.
L'importante è mantenere ben focalizzato il quadro generale, seguire la propria filosofia ed evitare colpi di testa che fanno più danni di qualunque ritracciamento o crollo che sia.
Ecco cosa dove sono stato anziché scrivere su gruppi telegram o commentare su video catastrofisti:

Un abbraccio,
LRI
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