Piacere, sono il Warren Buffett dei poveri - L'importanza degli ETF
- DannyDeVito
- 22 ago 2023
- Tempo di lettura: 3 min
Aggiornamento: 3 mag 2024
Quante volte devi leggere un concetto semplice, chiaro e di comprovata efficacia per fartelo entrare in testa e spingerti ad applicarlo?
Quante persone devono ripeterlo costantemente, quante dimostrazioni devi vedere e quanto tempo deve passare per poi arrivare a capire che forse la strada che si sta percorrendo non è la migliore?
Piacere, sono il Warren Buffett dei poveri.
Sono molto sereno riguardo ai miei investimenti in azioni singole e continuo a pensare di preferirle agli ETF.
Il problema è un altro: il tempo richiesto per mantenere sufficientemente aggiornate le mie conoscenze.
Non credo si debba eccedere nel cercare informazioni anzi, nel 90% dei casi l'ossessione porta solo a risultati negativi.
Va però data sicuramente una letta ad ogni trimestrale e alle trascrizioni delle conferenze.
Significa che avendo 10 azioni annualmente si devono leggere (e interpretare!) 40 trimestrali e 40 conferenze, più 10 relazioni annuali.
Annualmente poi si possono aggiornare le proprie stime guardando preferibilmente i freddi numeri e senza farsi influenzare dal contesto.
Poi arriva la teoria, provata e dimostrata che dice che la diversificazione sul lungo termine paga sempre, perché Warren Buffett è uno ed è già nato e a detta sua gli altri, specialmente con capitali che fanno sorridere è meglio che investano sugli indici. Lasciamo fare ad ognuno il proprio lavoro.
La verità è che forse compriamo individual stocks perché in fondo siamo un po' narcisisti.. Ci piace dire "questo investimento l'ho fatto io", "frutto delle mie analisi" e tante altre care cose. In fondo le commissioni di acquisto e vendita, le performance si mettono in secondo piano rispetto al lavoro dell'artigiano dei mercati finanziari.
A forza di sentire la storia della diversificazione e a forza di vedere dimostrazioni che questa funziona, mi è proprio venuta voglia di saltare sul treno degli ETF.
Nel prossimo futuro cercherò di allontanarmi dal lato oscuro delle singole stocks e andrò anche io ad assetarmi alla sacra fonte degli ETF. Andrò a mescere il loro vino e tutti vivremo nel fantastico mondo della diversificazione spinta.
Darò il mio ( piccolo ) patrimonio al signor Vanguard o al signor IShares, che investirà passivamente i miei risparmi e tutti canteremo la canzone dell'interesse composto in riva al mare..
Spero solo che qualcuno non rubi l'ultima costoletta della grigliata ai 2 signori a cui affido tutti i soldi che intendo investire, altrimenti se si arrabbiano va a finire che decidono di lasciare la festa e pagarmi solo il da bere, perché non soddisfatti del pranzo..
Non ci credete? Chiedete al mio amico Igor Sergej.. Lui aveva finito tutta la vodka quella volta.. e tutti i guru della diversificazione sono scappati dalla finestra del bagno lasciando a qualcuno l'onere di pagare il conto..
Metafore scherzose..
Eccone un altra: dovrebbe essere più frequente navigare incontro al disastro investendo in stock singole rispetto che ETF.
Non investire in ETF e buttarsi sulle stock singole è come dire "non prendo l'aereo perché se cade muoio sicuramente", e preferire muoversi in auto perché si pensa di avere il controllo sugli incidenti di percorso.. le fredde statistiche sugli incidenti purtroppo stanno dalla parte degli aerei... e degli ETF.
Questo non vuol dire che dovrò rivedere la mia modalità di investimento né disinvestire ciò che ho già fatto.
Semplicemente le analisi fatte andranno avanti ma cercherò di migliorare la mia diversificazione ed entrerò più nel dettaglio nel mondo degli ETF, con una lacrimuccia che ogni tanto scenderà, ricordando i bei tempi delle scampagnate sulla Uno Turbo modello singole stock senza freni e airbag.
Tenderò comunque a rimanere un anarchico a metà.. essendo amante dei dividendi preferirò ancora ETF a distribuzione rispetto a quelli ad accumulo..
Un passo alla volta, fra qualche anno così potrò scrivere un post in cui mi sarò pentito di questa dannata distribuzione..
Credo che approfondirò le diverse caratteristiche di un paio di ETF, fra cui:
EUNY (iShares Emerging Markets Dividend UCITS ETF), ISIN IE00B652H904
EUDV (SPDR S&P Euro Dividend Aristocrats UCITS ETF (Dist)), ISIN IE00B5M1WJ87 IUKD ( iShares UK Dividend UCITS ETF), ISIN IE00B0M63060
USDV (SPDR S&P US Dividend Aristocrats UCITS ETF), ISIN IE00B6YX5D40
UPDATE:
mi sono accorto che EUNY non è disponibile su Directa ( e non è su Borsa Italiana )
lo strumento più simile che ho trovato a tema dividendi, anche se manca tutta la parte di america latina e India, è IAPD (iShares Asia Pacific Dividend UCITS ETF ).
Ora mi sento un po' come quando vai a comprare la Nutella ma trovi solamente la crema di nocciola dei peggiori discount di Caracas, ma me ne farò una ragione..
Una menzione particolare ad EMHD, anche se il capitale del fondo è un po' troppo basso per i miei gusti ( 150 M ).. devo valutare per bene.
Un abbraccio,
LRI
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